Covenant Protestant Reformed Church
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Il Dovere del Sesso nel Matrimonio

(Da: CR News, Settembre-Dicembre 2006, Volume X, n. 17-20)

Rev. Angus Stewart

 

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Il sesso al di fuori del matrimonio è peccato; tutti i Cristiani sanno questo, e così anche i non credenti. Anche non fare sesso nel matrimonio (in circostanze ordinarie) è peccato; forse non tutti sono al corrente di questo. Negligere o rifiutarsi di fare sesso con il proprio sposo è ladrocinio, una violazione dell’ottavo comandamento: "Non ruberai."

La Bibbia ha delle cose importanti da dire sul celibato, il matrimonio ed il sesso. Dunque la chiesa deve insegnare questi soggetti, insieme alle verità della Santa Trinità, gli ultimi giorni e la grazia irresistibile. La chiesa insegna questi soggetti in sermoni, in classi di catechismo, in classi prematrimoniali e (come ora) per iscritto. I genitori saggi parleranno, inoltre, ai loro figli di queste cose come Salomone fece con suo figlio nel libro dei Proverbi (e.g., Proverbi 2:16-19; 5:3-23; 6:24-35; 7:6-27; 9:13-18).

Ovviamente, il modo, come anche il contenuto dell’insegnamento Cristiano riguardante il matrimonio ed il sesso è molto differente da quello del mondo. Noi non miriamo a provocare o titillare i santi, e nemmeno siamo prudi, semplicemente ignorando il soggetto. Al contrario, noi proclamiamo l’insegnamento biblico sulla sessualità in modo casto ed autorevole.

Gesù Cristo è Signore, e ciò significa che Egli è Signore anche del matrimonio e del letto matrimoniale. Egli ha qualcosa da dire a riguardo. Dunque il nostro obiettivo è la gloria di Dio in Gesù Cristo e l’edificazione dei santi. All’interno di questa cornice e con questo spirito, consideriamo il dovere del sesso nel matrimonio.

I Corinzi 7:3 parla di marito e moglie che devono rendere "dovuta benevolenza" l’uno all’altra: "Che il marito renda alla moglie dovuta benevolenza: e similmente anche la moglie al marito." "Dovuta benevolenza" qui non significa che marito e moglie devono meramente mostrare l’uno all’altra affetto in generale. Considerate il contesto. Uno dei propositi del matrimonio è "evitare la fornicazione" (2). Nel matrimonio, la tua sposa o sposo ha autorità sul tuo corpo, specialmente nel letto matrimoniale (4). L’"incontinenza" al verso 5 fa riferimento alla mancanza di autocontrollo sessuale. Dunque la "dovuta benevolenza" in I Corinzi 7:3 si riferisce specialmente all’attenzione amorosa dovuta al proprio sposo nel rapporto sessuale.

Questa "benevolenza" sessuale è "dovuta" al tuo sposo. Essa è un debito, qualcosa dovuta al proprio marito o moglie. Non è meramente un favore che si dispensa se il tuo sposo o sposa è stato buono/a. Ovviamente alcuni, per l’età o disabilità, etc., non sono in grado di pagare questo debito, ma ordinariamente gli sposi Cristiani possono e devono. Stai tu pagando questo debito a tuo marito o moglie?


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Le persone sposate sono in debito l’uno verso l’altra per il vestiario o cibo che essi comprano e allo stesso modo devono al loro sposo l’intimità sessuale: "La moglie non ha potere sul suo proprio corpo, ma il marito, e similmente anche il marito non ha potere sul suo proprio corpo, ma la moglie" (4). E’ il tuo sposo che sessualmente ha autorità sopra il tuo corpo, non tu.

Alcuni potrebbero obiettare che non gli pare di aver concesso autorità sul proprio corpo nei voti matrimoniali. Probabilmente ciò non fu menzionato esplicitamente, ma la natura del matrimonio quale "una sola carne" implica che il tuo sposo/a ha autorità sessualmente sul tuo corpo e non tu stesso/a. Questo è il sobrio, fedele pensiero Cristiano. Ovviamente, ciò riflette anche il solo grande matrimonio che i nostri matrimoni devono riflettere. La chiesa, la sposa di Cristo, possiede forse il suo proprio corpo? No, la sposa di Cristo è sotto la proprietà e l’autorità di Cristo, suo marito.

Siamo ora in una posizione dalla quale possiamo analizzare più pienamente il peccato del matrimonio privo del sesso (assumendo che il sesso è fisicamente possibile). Esso è ladrocinio, un non rendere ciò che è dovuto. E’ derubare il prossimo più vicino, il proprio sposo. E’ defraudarlo (5). Ciò introduce l’idea del truffare o imbrogliare. Il matrimonio, per definizione, include il dare se stessi al proprio sposo. Rifiutandosi di darsi sessualmente, come si è promesso, si commette tradimento. Ciò è radicato nell’egoismo, il desiderio di fare col proprio corpo ciò che si vuole e non ciò che il proprio sposo vuole. Questo egoismo proviene dall’incredulità, incredulità a riguardo della vitale e spirituale unione tra Cristo e la Sua chiesa che il tuo matrimonio e rapporto sessuale dovrebbero raffigurare.

Questo peccato ha delle conseguenze. Dio ti giudicherà e castigherà per esso. Il tuo sposo sarà ferito, seriamente ferito. Rifiutare le sue avance sessuali è cosa crudele. Ignorarlo o dargli una doccia fredda è malvagio. Non è così che Cristo tratta Sua moglie! Il tuo sposo si sentirà insoddisfatto ed ingannato e probabilmente diverrà (peccando) amareggiato e si risentirà. E così il tuo matrimonio ne soffrirà. L’intimità fisica di ogni tipo si inaridisce e perderai anche l’intimità emozionale e spirituale.

I peccati maritali impediscono le vostre preghiere (I Pietro 3:7). La preghiera alle devozioni familiari diviene difficile; le preghiere non ricevono risposta. La lettura della Scrittura anche diviene una noia. Ciò a lungo andare può condurre a devozioni familiari infrequenti o a negligerle del tutto.

Non avere rapporti sessuali nel matrimonio rende anche entrambi gli sposi vulnerabili al peccato di adulterio. Ricordate, uno dei propositi del matrimonio è evitare la fornicazione (2; cf. Proverbi 5:18-20). Satana è interessato al vostro letto matrimoniale. Egli va attorno "cercando chi possa divorare" (I Pietro 5:8). Non defraudatevi l’uno dell’altra!


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I Corinzi 7:3-5 insegna parte della chiamata di mariti e mogli. Essi non devono permettere a se stessi di divenire sessualmente indifferenti nei confronti dei loro sposi. Non vi è spazio per scuse menzognere: "Ho mal di testa." Questa non è una licenza per sfruttare o abusare del proprio sposo. Né è un incitamento alla tirannia da parte del maschio. Il marito è il capo che deve "nutrire" e "curare" sua moglie (Efesini 5:29). I Corinzi 7:3-4 enfatizza l’eguaglianza tra marito e moglie: il marito deve rendere "dovuta benevolenza" a sua moglie e "similmente" la moglie al marito (3), ed il marito ha autorità sul corpo di sua moglie "e similmente anche il marito non ha potere sul suo proprio corpo, ma la moglie" (4). Dunque nel sesso, come in tutte le cose, tranne il peccato, il marito Cristiano e la moglie Cristiana devono cercare di piacere l’uno all’altra e non a se stessi, perché l’amore "non cerca il suo proprio" (I Corinzi 13:5).

Qual è allora il ruolo del sesso nel matrimonio? Primo, il sesso non è la sola cosa nel matrimonio. Esodo 21:10, una legge che regola (anche se non richiede o condona) la poligamia, afferma: "se si prende un’altra moglie, il suo cibo, la sua veste, e il suo dovere di matrimonio non li diminuirà." Il "dovere del matrimonio" (Esodo 21:10) è "la dovuta benevolenza" (I Corinzi 7:3), o il rapporto sessuale. Anche provvedere il cibo e il vestiario per la propria moglie viene menzionato. (Incidentalmente, per quale motivo dei giovani uomini Cristiani dovrebbero chiedere degli appuntamenti o corteggiare una ragazza se non sono nella posizione, nemmeno nel futuro prevedibile, di poter provvedere per una moglie?). Quanto è ancora più fondamentale, i mariti devono amare le loro mogli e le mogli devono sottomettersi ai loro mariti (Efesini 5:22-33). Inoltre, i mariti devono governare le loro mogli nell’amore e le mogli devono essere degli aiuti per i loro mariti (Efesini 5:22-33; Genesi 2:20 e a seguire). Ciò include 101 doveri l’uno nei confronti dell’altra.

Secondo, il sesso non è la cosa principale nel matrimonio. La cosa principale è la compagnia di patto nel Signore (Malachia 2:14). Quelli che fanno del sesso la cosa principale del matrimonio rimarranno amaramente delusi.

Terzo, il sesso non è la base per il matrimonio. La verità della Parola di Dio è la fondazione del matrimonio Cristiano. L’amicizia pattale l’uno verso l’altra è basata su questa unità nella dottrina della Parola di Dio in Cristo.

Quale posto occupa allora il sesso nel matrimonio? Primo, vi deve essere l’amore di Dio nel tuo cuore per la tua sposa. Provenendo da quell’amore, ed in quanto un’espressione di quell’amore, esso è la beatitudine del rapporto sessuale Cristiano. Dunque anche se il sesso nel matrimonio è una chiamata ed un dovere, esso è più che un mero dovere. E’ un qualcosa di gioioso e piacevole, di spontaneo e naturale, un’espressione di mutuo amore ed una figura dell’unione di Cristo con la Sua sposa, la chiesa.


(4)

Vi è un’eccezione al dovere del sesso nel matrimonio (oltre a quello dell’impossibilità fisica), ma solo se si verificano tre condizioni. Primo, deve essere "con consenso" (I Corinzi 7:5), non una decisione unilaterale del marito o della moglie, ma di tutti e due insieme. Secondo, deve essere "per un tempo" (5), non per il resto delle loro vite o per anni ma per un periodo specifico. E dopo di esso essi devono "venire insieme di nuovo" sessualmente (5). Terzo, l’astensione sessuale deve essere "così che possiate darvi al digiuno e alla preghiera" (5) non semplicemente perché non se la sentono. Dio ha posto un peso sui loro cuori e così i piaceri del cibo e del sesso sono messi da parte per un tempo per focalizzarsi meglio sul cercare Dio. Tutte e tre le condizioni devono verificarsi perché possa esservi un periodo di astinenza sessuale: mutuo consenso, breve durata e proposito religioso (preghiera e digiuno). Dove non si verificano tutte e tre, rimane "la dovuta benevolenza" del rapporto sessuale.

I Corinzi 7:3-5 contiene varie lezioni vitali. Primo, il rapporto sessuale è la regola nel matrimonio (e l’eccezione è rara e breve). Secondo, Maria non è stata una vergine perpetua. Il Concilio di Trento da parte di Roma anatemizza tutti coloro che negano che Maria non ha mai avuto rapporti sessuali con suo marito, Giuseppe, dopo la nascita di Cristo; ma Dio richiede alle mogli di rendere "dovuta benevolenza" ai loro mariti (3-5). Terzo, questo passaggio assume che una coppia Cristiana possa scegliere di digiunare e pregare insieme. Abbiamo mai desistito dal cibo e dal sesso per cercare più ferventemente la faccia di Dio? Quarto, non vi è niente di vergognoso o impuro nel rapporto sessuale. Sembra che alcuni a Corinto lodavano la verginità fino al cielo e/o raccomandavano il celibato nel matrimonio, poiché il rapporto sessuale era in qualche modo di santità o purità discutibile. "Il matrimonio è onorevole in tutti, ed il letto incontaminato" (Ebrei 13:4). Questo punto interrogativo sul matrimonio ed il sesso non si trova soltanto nel Romanesimo. John Wesley insegnò la superiorità della verginità sul matrimonio ed in genere sconsigliò il matrimonio. Egli fu eccessivamente influenzato dalle sue letture dei primi padri della chiesa e da autori Cattolico Romani (che pongono dubbi sulla bontà del matrimonio e del sesso). Perfino quando Wesley si sposò fu di cattivo esempio, perché in generale neglesse sua moglie e la loro relazione era "distante ed infelice" (Stephen Tomkins, John Wesley, p. 167). Quinto, I Corinzi 7 implica che mariti e mogli parlano di argomenti sessuali insieme, perché essi "consentono" di astenersi per un tempo per ragioni religiose (5). In generale, i mariti e le mogli Cristiane devono cercare di piacere l’uno all’altra e vivere sotto la signoria di Cristo nel matrimonio e nel sesso.

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