Covenant Protestant Reformed Church
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Peccato e Vergogna delle Donne nell’Ufficio Ecclesiastico

Rev. Angus Stewart

 

Uomini di chiesa liberali che promuovono o permettono donne nell’ufficio ecclesiastico sono, come Satana nel Giardino di Eden, nemici delle donne che le tentano a dubitare e disubbidire l’infallibile Parola di Dio.

Così alcune donne sono condotte ad impadronirsi della predicazione del Vangelo, l’amministrazione dei sacramenti, ed il governo della chiesa, contrariamente alla dichiarazione di Cristo, attraverso il Suo apostolo Paolo: "non permetto ad una donna di insegnare, nè di usurpare autorità sull’uomo, ma che stia in silenzio" (I Timoteo 2:12). Siccome il Signore Gesù non contraddice la Sua Parola, non soltanto Egli non chiama donne ad occupare gli uffici ecclesiastici di pastore, anziano e diacono, ma Egli non le sostiene in questi uffici con la Sua grazia. Tali povere donne sono lasciate senza forza nel difficile ruolo di leadership pubblica in una congregazione, correndo senza essere state mandate da Dio e lavorando senza essere state equipaggiate da Cristo. Donne nell’ufficio ecclesiastico sono in una posizione non invidiabile: sopra una congregazione contrariamente alla Scrittura e sotto il giudizio di Dio contro i mercenari, con una cattiva coscienza (a meno che non sia "cauterizzata," I Timoteo 4:2) e senza l’assistenza dello Spirito Santo (Che solo può mettere in grado un vero ufficiale di fare la sua opera).

Gli uomini di chiesa femministi, col supportare la predicazione femminile, vogliono sottoporre le donne anche alla "vergogna" che accompagna questo peccato, vergogna per la donna stessa, suo marito e famiglia, e la congregazione e denominazione. Ascoltate Cristo, il capo della Sua chiesa: "Che le vostre donne stiano in silenzio nelle chiese, perché non è permesso loro di parlare, ma ad esse è comandato di essere ubbidienti, come dice anche la legge. E se vogliono imparare qualcosa, chiedano ai loro mariti a casa, perché è una vergogna per le donne parlare nella chiesa" (I Corinzi 14:34-35).

Coloro che cercano il benessere spirituale ed eterno delle donne Cristiane, come anche la crescita di forti matrimoni, pie case e fedeli chiese, incoraggino sorelle credenti ad amare e sottomettersi a Cristo e alla Sua Parola e ad esercitare le loro sante grazie e ricchi doni nella loro chiamata nell’ufficio di credente, la vera beltà e dignità delle figlie liberate di Sarah, libere dalla schiavitù del peccato e dalla vanagloria e filosofie del mondo.

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