Covenant Protestant Reformed Church
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Scrittura

Ron Hanko

 

Perché abbiamo bisogno della Parola di Dio in forma scritta? Non ha Dio in altri tempi e luoghi rivelato Se Stesso e si è fatto conoscere al Suo popolo in altri modi? Non ha dato la Sua Parola molto prima di farla redarre in forma scritta? Non è una forma di idolatria, quindi, suggerire che la Parola scritta di Dio è la sola parola a cui dobbiamo prestare attenzione, la sola regola della nostra fede e vita?

La ragione fondamentale per cui non abbiamo e non dovremmo voler avere la Parola di Dio in qualsiasi altra forma che quella scritta, la forma in cui Egli Stesso ce l’ha data, è che "tutti gli uomini sono da se stessi bugiardi, e più vani della stessa vanità" (Confessione Belga, Articolo 7). La Parola scritta di Dio rimane una testimonianza contro tutti i loro sforzi di negare, torcere, e corrompere ciò che Egli ha loro detto.

Ciò non significa che gli uomini con tutto questo non negligano, torcano, disubbidiscano e rifiutino di udire la Parola per come è infallibilmente scritta per noi nelle Scritture, ma la sua redazione scritta li lascia senza scuse.

In fondo non possono realmente negare che la creazione come raccontata in Genesi 1 e confermata attraverso tutta la Scrittura sia la storia della creazione di Dio in sei giorni. Né possono negare che la Scrittura insegni che le donne dovrebbero fare silenzio nella chiesa. Essi possono dire che questi insegnamenti sono più o meno legati ai tempi in cui furono scritti, e che sono più o meno culturalmente condizionati, ma ciò che dice la Parola di Dio è chiaro. Negandolo, essi perdono non soltanto la Parola di Dio, ma anche la vita eterna (Apocalisse 22:18-19).

Oltre al fatto che tutti gli uomini sono bugiardi e corrompono la Parola di Dio per i loro propri fini, noi siamo per natura così corrotti e depravati che non riceveremmo nel modo corretto il messaggio di Dio se Egli ci avesse lasciato soltanto con la Sua Parola parlata, che ciò fosse stato per mezzo di angeli o profeti o direttamente. Noi fraintenderemmo e corromperemmo di sicuro la Parola parlata.

Inoltre, se Dio non ci avesse dato le Sue parole in forma scritta, non ricorderemmo nemmeno quanto Egli ha detto. Chi di noi ricorda perfettamente il sermone che ha udito Domenica scorsa? O chi può essere assolutamente certo che ha udito e ricorda perfettamente tutto? Si chieda a due testimoni cosa ha detto qualcun altro, e quasi sempre si otterranno due versioni differenti.

Vi sono, inoltre, molte cose che Dio ha detto che non si adattano facilmente a noi, cose che non ci piace considerare o udire. Vi è sempre la possibilità che le togliamo dalla nostra mente e le dimentichiamo, come spesso facciamo, o che il nostro udire sia colorato ed interpretato dalla nostra debolezza e dal peccato. Che gli uomini facciano questo perfino con la Parola scritta è prova che essi lo farebbero di sicuro con la Parola parlata.

Nella Sua sapienza e misericordia, quindi, Dio ci ha dato la Sua Parola scritta, così che non possiamo dire che non l’abbiamo mai udita o che l’abbiamo udita in modo sbagliato. Dobbiamo, quindi, avere il più alto rispetto e considerazione per la Parola scritta e non cercare altrove la conoscenza di Dio e della Sua volontà.

("Scripture," un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 11-12)

 

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